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Set
Oggi con i diari salernitani ritorniamo nell’Agro Nocerino-Sarnese e il paesaggio e la nostra tavola tornano a tingersi di rosso alla scoperta del Corbarino, un’altra tipologia di pomodoro che insieme al San Marzano, è orgoglio e vanto della nostra regione.
Siamo proprio alle pendici dei Monti Lattari, sulle colline di Corbara, da cui si diramano i filari di questo pomodoro dalla caratteristica forma allungata che ricorda una pera, ma molto più piccola.
Cullato e avvolto dal clima dei monti, che gli conferiscono il sapore forte e intenso, il Corbarino deve il suo particolare sapore agro-dolce anche all’eco del sapore del mare che spira dalla vicina Costiera Amalfitana, che ne addolcisce la polpa rendendolo unico tra le altre specie di pomodoro.
Il Corbarino matura seguendo il ritmo lento della natura, attende paziente la pioggia che gli porterà l’acqua senza il bisogno di essere irrigato dall’uomo, mentre i Monti Lattari lo proteggono dalle intemperie, evitando che l’irruenza della pioggia o la tenacia del freddo invernale possano rovinarlo o danneggiarlo.
Un prodotto da consumare fresco o da lavorare per la realizzazione di sughi
Noi siamo nel periodo ideale per ammirarne tutta la bellezza, perché è proprio a luglio che i pomodori sono maturi e brillano sui filari pronti per essere raccolti, rigorosamente a mano e a scalare, seguendo cioè il grado di maturazione dei frutti.
Ma il Corbarino non è soltanto buonissimo, fa anche bene alla salute: un piccolo concentrato di vitamina C e di sostanze antiossidanti, e noi decidiamo di rinfrescarci dopo il nostro viaggio con una gustosa insalata di pomodori, olio extra vergine d’oliva e tanto basilico. I contadini del posto, però, ci consigliano di provarlo anche cotto, ideale per la preparazione di sughi che accompagnano il pesce, oppure sulla pizza, un’occasione in più per provare la ricetta appuntata nel nostro diario.